L’endoterapia è un sistema di difesa del verde urbano che permette la eliminazione di insetti fastidiosi e/o nocivi senza disperdere prodotti chimici nell’ambiente e quindi rispenttando la salute di uomini e specialmente bambini.
Questo sistema non è l’unico per eliminare insetti dannosi alle piante, ma va utilizzato quando:
1) gli alberi sono vicini alle case
2) nei luoghi frequentati da bambini (per non irrorare insetticidi su panchine, giochi o altro)
3) quando gli alberi sono molto alti (gli altri sistemi di irrorazione non funzionano)
4) quando altri sistemi non risolvono il problema (ad esempio contro la cameraria sugli ippocastani)
5) quando si vogliono rispettare gli insetti utili (api o predatori tipo crisopa o coccinella)
Gli aspetti positivi si possono riassumere:
a) nessun insetticida nell’ambiente
b) rispetto dell’entomofauna utile
c) lunga durata
d) massima efficacia
L’unico aspetto negativo riguarda la ferita che si fa negli alberi (che peraltro viene fatta per diversi altri motivi: tarli, uccelli, potature ecc.). Questa aspetto negativo si può ridurre utilizzando una tecnica appropriata che si può riassumere in questo modo:
1) diametro del foro ridotto (3-3,5 mm)
2) profondità non superiore ai primi due-tre anelli annuali di crescita
3) precisione nella esecuzione
4) utilizzo di prodotti particolari
5) disinfezione del foro per favorire la cicatrizzazione
6) utilizzo di una pressione ridotta che non rompa i vasi (trachee) del trasporto dell’acqua dalla radice alle foglie (noi stimiamo questa pressione utile in 0,5-2 bar (documentata dalle numerose sezioni ottenute da piante trattate)
Il più importante operatore americano che ha passato la vita lavorando e studiando gli alberi (ne ha sezionato almeno 10.000) dichiara “io non sono contro l’endoterapia (trunk-injection) ma sono contrario alla cattiva endoterapia”: questa affermazione è sempre valida non solo ai trattamenti endoterapici ma ancora di più (altra affermazione dello stesso americano) su qualunque pratica fatta sugli alberi.
Assistiamo con sgomento alle potature selvagge che vengono effettuate su viali, parchi e giardini: “manutentori” che capitozzano gli alberi, passando da uno all’altro senza nessuna precauzione o disinfezione degli attrezzi.